La Direttiva 97/23 EC è stata deliberata dal Parlamento Europeo e dallAssemblea
del 29 maggio in analogia alle Leggi degli Stati Membri riguardanti le apparecchiature a
pressione.
PROVVEDIMENTI DI TRANSIZIONE
Prima del 29 maggio 1999 gli Stati Membri dovranno adottare e pubblicare le leggi, i
regolamenti e i provvedimenti amministrativi necessari per conformarsi a questa Direttiva.
Gli stati membri dovranno applicare tali provvedimenti a partire dal 29 novembre 1999. Gli
stati membri dovranno consentire il collocamento sul mercato di apparecchiature a
pressione e gruppi montati che siano conformi alle leggi vigenti nel rispettivo territorio
alla data dellapplicazione di questa Direttiva fino al 29 maggio 2002 e permettere
che dette apparecchiature e gruppi siano messi in esercizio oltre tale data. Questa Norma
è più complessa di tutte le altre emanate dalla Commissione Europea. Le seguenti
informazioni servono da introduzione.
Per la complessità della legislazione questo comunicato è più di un Sommario Esecutivo
e vuole facilitare linterpretazione a coloro che nella nostra industria devono
essere a conoscenza della Norma anche se loro stessi non sono chiamati a doverla
rispettare.
Un MANUALE CON LE REGOLE DI CONFORMITA PER APPARECCHIATURE A PRESSIONE (PNEUROP
PRESSURE EQUIPMENT COMPLIANCE MANUAL) è in fase di preparazione per aiutare coloro che
dovranno conformarsi.
Il Manuale sarà di guida sui dettagli della Norma, sulle necessità di uno schedario
(archivio) dei prodotti e sulla determinazione per richieste di prodotti svariati di soci
Pneurop per quanto concerne disegni, costruzione, materiali e conformità
.
INFORMAZIONI SULLA NORMA 97/23/EC
1 Questa norma riguarda il progetto, la costruzione, lispezione e la valutazione di
conformità per apparecchiature in pressione e gruppi di tali apparecchi con una pressione
massima (PS) consentita maggiore di 0,5 bar manometro e che contiene un "fluido
specifico".
1.1 Le apparecchiature a pressione comprendono:
Recipienti: serbatoi, essiccatori, filtri e altri recipienti;
Tubazioni: tubi, flessibili, raccordi per tubi incorporati in un impianto, e scambiatori
di calore a tubi;
Accessori di sicurezza: valvole regolatrici della pressione, pressostati e termostati,
ecc. che servono a impedire che vengano superati i limiti previsti dal progetto;
Accessori sulla rete in pressione: valvole, strumenti di misura, ecc. aventi solo funzione
operativa e provvisti di sedi di cuscinetti in pressione;
Gruppi montati: varie parti di apparecchi a pressione montati dal costruttore in un
insieme funzionale, come alcune combinazioni di compressori packaged, gruppi di
essiccazione. Installazioni industriali, quali impianti di aria compressa montati in
fabbrica, sotto la responsabilità dellutente, non sono gruppi montati.
1.2 Massima pressione consentita: la pressione massima per la quale
lattrezzatura è omologata.
1.3 Fluidi relativi:
gas (p.es. aria), liquidi, vapori sono divisi in due gruppi:
gruppo 1: fluidi pericolosi cioè esplosivi, altamente infiammabili, tossici, corrosivi,
ossidanti;
gruppo 2: tutti gli altri fluidi cioè aria compressa, olio lubrificante, acqua e gas non
tossici e non infiammabili.
2 Campo dazione
Le apparecchiature a pressione si dividono in diverse classi basate sulle dimensioni,
sulla pressione relativa e sui fluidi relativi: in certi casi sono completamente o
parzialmente esclusi.
2.1 Specificatamente esclusi sono:
2.1.1 Recipienti soggetti alla norma 87/404/EEC - Semplici Recipienti a Pressione;
2.1.2 Attrezzature a pressione soggette alle norme per veicoli;
2.1.3 Attrezzature comprendenti rivestimenti (carcasse) o macchinari dove dimensioni,
materiali e costruzione sono basati su robustezza e rigidità e dove la pressione non è
un elemento significativo per il progetto; ad es. compressori, pompe, cilindri pneumatici
e utensili ad aria rientrano in questa definizione.
2.1.4 Attrezzature soggette alla Norma 89/392/EEC La Direttiva Macchine. Questa norma
ha un rapporto pressione - volume come qui di seguito specificato:
PS = pressione come da progetto
V = volume interno
gas pericolosi PS.V< 50 e PS < 200
gas non pericolosi (come aria) PS.V < 2OO e PS < 1000
liquidi pericolosi PS.V < 2OO o PS < 10
liquidi non pericolosi PS <500
vapore PS.V < 50
La maggior parte degli utensili ad aria rientrano in questa classifica e anche alcuni
compressori daria.
2.2 Esclusi dal rapporto pressione - volume dei recipienti. Le seguenti
apparecchiature devono essere costruite secondo una nota pratica progettuale, accompagnate
da idonee istruzioni e etichettatura, ma non devono portare il marchio CE.
2.2.1 Tutti i recipienti ² 1 litro.
2.2.2 Gas pericolosi V>1 lt. e PS.V²25 o PS<200 Gruppo 1.
2.2.3 Gas non pericolosi (come aria) V > 1 lt. e PS.V² 50 o PS < 1000 Gruppo 2.
2.2.4 Liquidi a pericolosi V > 1 lt. e PS.V > 2OO o PS > 500 Gruppo 1.
2.2.5 Liquidi non pericolosi PS < 10, PS.V < 10000 o PS > 1000 Gruppo 2.
2.3 Esclusi dal rapporto pressione - grandezza della tubazione (diametro nominale =
DN)
2.3.1 Gas pericolosi DN < 25.
2.3.2 Gas non pericolosi (aria) DN < 32 e PS.DN < 1000 per tub. maggiori.
2.3.3 Liquidi pericolosi DN < 25 e PS.DN < 2000 per tub. maggiori.
2.3.4 Liquidi non pericolosi PS < 10 o DN < 200 e PS.DN < 5000.
3 Il costruttore di attrezzature, che includono
recipienti, tubazioni, accessori di sicurezza e in pressione, deve provvedere a:
3.1 tenere un archivio tecnico che comprenda i disegni di progettazione costruzione,
certificati di collaudo, selezione materiali, ecc. analogamente a quanto richiesto ne La
Direttiva Macchine;
3.2 assicurarsi su base di calcolo o test sperimentali che lattrezzatura abbia
una robustezza adeguata per resistere ai limiti di pressione e temperatura;
3.3 assicurarsi che i materiali di costruzione abbiano il certificato di Approvazione
Europea rilasciato da un Ente Autorizzato qualora i materiali non siano coperti da un
standard riconosciuto;
3.4 mettere a disposizione istruzioni di funzionamento;
3.5 applicare unidonea marcatura e/o almeno applicare etichette indicanti:
3.5.1 il nome del fabbricante;
3.5.2 lanno di costruzione;
3.5.3 lidentificazione del tipo, serie ecc. dellattrezzatura;
3.5.4 i limiti max/min autorizzati della pressione e della temperatura;
3.5.5 altre istruzioni essenziali per una corretta installazione e uso;
3.5.6 ogni particolare di unattrezzatura, prima che venga messo sul mercato,
deve essere sottoposto ad un test di conformità per poi applicare il marchio CE.
4 Test di conformità
4.1 La certificazione di conformità del costruttore è sufficiente per applicare il
marchio CE nei seguenti casi noti come Categoria i.
Recipienti
4.1.1 Gas pericolosi PS.V < 50 e PS <200.
4.1.2 Gas non pericolosi (come aria) PS.V < 200 e PS < 1000.
4.1.3 Liquidi pericolosi PS.V < 200 o PS < 10.
4.1.4 Liquidi non pericolosi PS < 500.
4.1.5 Vapore PS.V < 50.
Tubazioni
4.1.6 Gas pericolosi DN <100 e PS.DN < 1000.
4.1.7 Gas non pericolosi (come aria) DN <1O0 o PS.DN < 3500.
4.1.8 Liquidi pericolosi PS < 10 e PS.DN > 2000.
4.1.9 Liquidi non pericolosi PS < 500 e PS.DN > 5000.
4.2 Recipienti e tubazioni sopra i limiti di ..1 sono considerati come
Categorie ii, iii e iv secondo la grandezza e la pressione:
4.2.1 costruttori che dispongono della qualifica EN IS0 9001 possono dichiarare la
conformità e applicare il marchio CE per attrezzature che rientrano nelle categorie ii e
iii. Se non vi è totale conformità con la norma EN IS0 9001 occorre rivolgersi ad un
Ente Autorizzato perché emetta il certificato di approvazione prima che possa essere
applicato il marchio CE.
4.2.2 Per le attrezzature della Categoria iv è richiesta lapprovazione da parte
di un Ente Autorizzato e il costruttore deve avere la piena qualifica EN ISO 9001.
E' anche richiesta una speciale ispezione allatto del collaudo finale.
5 Categoria iv di attrezzature
5.1 Gas pericoloso PS > 1000 o PS.V > 1000;
gas non pericoloso (aria) PS > 3000 o PS.V > 3000 se PS>4
liquidi pericolosi NON RIENTRANO NELLA CATEGORIA iv;
liquidi non pericolosi NON RIENTRANO NELLA CATEGORIA iv;
vapore PS > 32 o PS.V > 3000 o V > 1000 con V > 2.
5.2 Le tubazioni non rientrano nella categoria iv.
5.3 Accessori di sicurezza: fanno sempre parte della categoria iv a meno che non siano
costruiti per apparecchiature specifiche nel qual caso vengono classificati nella stessa
categoria della apparecchiature da essi protetta.
6 Accessori a pressione
6.1 Questi vengono classificati in considerazione della pressione PS e del volume V o
del diametro nominale del tubo DN. Se tutti e due V e DN sembrano idonei il calcolo che
risulta più alto, determina la categoria. |